Flugblatt zum Streik bei SBB-Cargo (19.3.08)

Dieses Flugblatt (PDF deutsch, PDF italienisch) zum Streik der Arbeiter bei SBB-Cargo in Bellinzona haben wir beim Solidaritätsbesuch und an der Demo vom 19. März 08 verteilt:

Der Bund gegen die SBB: Beabsichtigte Misswirtschaft

Unter Nordmann hiess es noch alle Reparaturen weg von Biel und nach Bellinzona, heute, unter Meyer, heisst es alles nach Yverdon. SBB Cargo hat keinen Plan – ausser jenen den Betrieb durch Misswirtschaft aufs Abstellgleis zu fahren, wo er dann von «wohlmeinenden Privaten» gerettet werden könnte. Wie sonst lässt sich erklären, dass bei SBB Cargo trotz der Steigerung der Leistung das Defizit von Jahr zu Jahr wächst? Kann das Departement Leuenberger etwa nicht rechnen?
Seit die SBB in 3 Teile aufgespalten und zu privatrechtlichen Gesellschaften in staatlicher Hand wurde, ist der Fall klar: Ob bei der Reinigung oder der Reparaturwerkstatt, das SBB-Personal wird gehetzt, macht Überstunden, verzichtet auf Teuerungsausgleich und befürchtet Arbeitsplatzabbau. Der erste Privatisierungsschritt wurde damit hart durchgezogen, ähnlich wie bei der ehemaligen PTT. Doch der Bundesrat will die totale Privatisierung. Dabei würde er natürlich nach wie vor Subventionen aus der Staatskasse bezahlen, den Profit würden aber Unternehmer einstreichen und dafür würden diese das Personal noch mehr reduzieren und hetzen als bereits der Fall ist.

Keine Scheinlösungen: Privatisierung ist die Ursache des Problems

Uns ist es nicht egal, ob die Züge sicher und zuverlässig sind. Unternehmer hingegen, interessiert nur der Profit und den erzwingen sie, ohne Rücksicht auf Personal, Umwelt und abgelegene Täler. Deshalb meinen wir, die gesamte SBB muss den Händen der Privatisierungswütigen entrissen werden.
Leuenberger ist völlig zu Recht in Kritik geraten. Was er macht, ist die absichtliche Verscherbelung eines Staatsbetriebs zu Ungunsten der Bevölkerung und der Umwelt. Der Sozialdemokrat handelt aber nicht aus persönlicher Dummheit so, er ist ein sturer Vertreter der konkordanten Meinung des Gesamtbundesrates, der bürgerlichen Politik also. Deshalb ist die Anklage bürgerlicher Kreise gegen Leuenberger und deren gespielte Solidarität mit dem Streik ein schlechter Partner für das Proletariat. Wenn die Arbeiter in Bellinzona Leuenbergers Worten misstrauen und den Streik weiter führen, tun sie das einzig Richtige. Aber sie müssen sich auch vor falschen Partnern in Acht nehmen und sich nicht gegen KollegInnen in anderen Standorten ausspielen lassen. Nur der Kampf, der solidarisch mit der Restbelgschaft geführt wird, kann auf Dauer die Arbeitsplätze gegen den Angriff schützen. 

Solidarität mit dem Streik!
Auf die Strasse am 1. Mai
Heute für die SBB, morgen für den Kommunismus


La Confederazione contro le FFS:  un’ intenzionata cattiva amministrazione

All’epoca di Nordmann volevano trasferire le officine da Bienna a Bellinzona, oggi, nell’epoca di Meyer, invece si decide di portare tutto ad Yverdon. I dirigenti delle FFS Cargo non seguono un piano – se non quello di amministrare male l’azienda e mandarla così sul binario morto, dove poi potrebbe essere salvata da un «privato benevole». Come spiegarsi altrimenti che nonostante l’aumento delle tonnellate trasportate da anno in anno aumenti altrettanto il deficit? Non sapranno fare i calcoli nel dipartimento Leuenberger?
Da quando le FFS sono state divise in tre aziende il caso è ben chiaro: il lavoro viene intensificato, le ore straordinarie aumentano, si rinuncia alla compensazione del carovita e si teme per il proprio posto di lavoro. Il primo passo della privatizzazione è stato eseguito e ciò con grande durezza; nella posta le condizioni sono le simili. Ma il consiglio federale vuole la privatizzazione totale. Chiaramente anche in futuro esso pagherebbe sovvenzioni provenienti dalle casse federali, ma il guadagno andrebbe all’imprenditore. Un imprenditore che ridurrebbe e stresserebbe il personale ancora di più per massimizzare il profitto.

No alle soluzioni apparenti: la causa del problema è la privatizzazione 

La sicurezza e il buon funzionamento dei treni stanno a cuore a tutti. All’ imprenditore invece interessa soltanto il profitto. Questo lo ottiene con la forza, senza cura del personale, della natura e senza prendere in considerazione le valli appartate. Per questo riteniamo che bisogna strappare le FFS intere dalle mani di coloro che vogliano privatizzarla ad ogni costo.
Leuenberger è stato criticato giustamente. Lui esegue una politica di svendita degli enti statali a sfavore della popolazione e dell‘ecologia. Il socialdemocratico però non agisce per stupidità personale, egli è un ostinato rappresentante del principio del consiglio federale, in altre parole dell’ideologia borghese. Per questo la critica da parte di certi circoli borghesi e la loro solidarietà con gli scioperanti lasciano un amaro in bocca. Non sono loro i partner del proletariato. Se gli operai di Bellinzona diffidano della parola di Leuenberger e continuano lo sciopero fanno l’unica cosa giusta. Ma devono diffidare pure dei partner ipocriti. Solo la lotta unita alle altre sezioni delle FFS potrà salvare i posti di lavoro e proteggerli dagli attacchi.

Solidarietà con lo sciopero!
Venite alla manifestazione del 1 maggio
Oggi per le FFS, domani per il comunismo